EMERGENZA POST COVID, LE NOVITA’ DAL 1 LUGLIO

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30/06
2020

whatsapp-image-2020-03-17-at-18-53-2110Due mosse per limitare l'uso dei contanti e spingere il contrasto al riciclaggio e il recupero dall'evasione fiscale; altre tre per spingere i consumi e dar fiato all'economia, attraverso diverse forme di bonus alle famiglie che permettano loro di alleviare le difficoltà del post-Covid e magari tornare a livelli di spesa consoni con il passato. Dal taglio al tetto per l'uso del contante al via al bonus vacanze, è ricco il menu di novità che arrivano con l'inizio di luglio.

Vediamo quali sono.

Obbligo di Pos per commercianti e professionisti, ecco il bonus sulle commissioni
Da mercoledì  1° luglio, per i commercianti, artigiani e professionisti che hanno l'obbligo di installare il Pos per incassare i pagamenti attraverso gli strumenti elettronici è previsto un credito d'imposta nella misura del 30% dei costi (sia fissi che variabili) che sostengono per l'installazione e la gestione delle 'macchinette'..

Il bonus è previsto per i commercianti e professionisti fino a 400 mila euro di ricavi o compensi. I provvedimenti attuativi di Entrate e Bankitalia hanno dettagliato che il fornitore del Pos deve comunicare all'esercente entro il 20 del mese successivo l'elenco delle operazioni tracciabili effettuate, il valore di quelle complessive e quelle riconducibili ai consumatori finali e le commissioni addebitate. In base a questi dati, i commercianti potranno determinare la base di costi sostenuti sulla quale applicare il credito d'imposta al 30%. Dal mese successivo a quello di riferimentio, il credito potrà esser usato in compensazione tramite F24 e andrà riportato nella dichiarazione dei redditi, non concorrendo alla formazione né della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi né del valore della produzione ai fini dell'Irap. 


Bonus vacanze via App: fino a 500 euro fino al 31 dicembre
Le famiglie con Isee in corso di validità fino a 40 mila euro, possono richiedere con l'identità digitale Spid e l'App dei servizi pubblici IO un Qr-code da spendere presso strutture ricettive, agriturismi e b&b in Italia. Si può fare una richiesta per famiglia, ma l'utilizzo può essere anche da parte di un familiare che non ha fatto la richiesta. Il bonus è a calare: 500 euro per i nuclei composti da almeno tre persone, 300 euro per quelle di due e 150 euro per i single.

Il bonus, spendibile solo in Italia e solo in unica soluzione, è costituito da due parti: per l'80% viene incassato dalla famiglia come "sconto" direttamente dall'albergatore. Nel caso si abbia diritto a un bonus di 500 euro, per esempio, ne verranno sottratti 400 direttamente dal conto di fine-vacanza. Sarà poi l'albergatore a recuperare quella cifra in forma di credito d'imposta. Il restante 20% (i cento euro del nostro esempio) è invece scontabile dalla famiglia come detrazione Irpef (motivo per cui bisogna far attenzione alla capienza).

Cento euro in busta paga
Sempre con luglio, infine, scatta un'altra eredità legata alla manovra fiscale, questa volta in direzione di riduzione del cuneo. Con il nuovo mese entrano in vigore le modifiche al bonus Renzi da 80 euro, decise con la legge di Bilancio per il 2020 e il relativo collegato fiscale. I lavoratori dipendenti non dovranno fare nulla, saranno i datori - nel ruolo di sostituti d’imposta - a regolare le buste paga. Per gli undici milioni di lavoratori che costituiscono la platea dell’ex bonus Renzi (reddito da 8.174 a 26.600 euro), il beneficio mensile sale da 80 a 100 euro.

Stessa cifra recapitata al nuovo scaglione di redditi beneficiari, quelli fino a 28 mila euro: sono, a conti fatti, quelli che incassano l’aumento maggiore. Da lì a 40 mila euro di redditi, il bonus si trasforma in una detrazione fiscale decrescente fino ad azzerarsi: beneficio calante tra 480 e 80 euro per i redditi fino a 35 mila euro, tra 80 e zero per l’ultima fascia di stipendi. Il dl Rilancio ha chiarito che il bonus (sia Renzi, che il nuovo) è dovuto anche ai lavoratori che risultassero incapienti per il minor reddito di lavoro prodotto nel 2020, a causa del Covid. La manovra sul cuneo riguarda 16 milioni di lavoratori con un effetto da 7 miliardi e 458 milioni.


Tetto al contante giù a 2 mila euro
Dal 1° luglio, il tetto all'uso del contante torna a scendere da 3 a 2 mila euro. Significa che per tutti gli scambi di denaro - con un'altra persona (sia anche un familiare) o un'azienda - il limite consentito è di 1.999,99 euro. Il limite riguarda anche i titoli al portatore in euro o valuta estera. Oltre quello, bisogna utilizzare strumenti tracciabili come un bonifico. Non ci sono invece limiti ai prelievi dal proprio conto corrente o ai versamenti, perché in questo caso non c'è il concetto di "scambio" ma il denaro resta nella disponibilità personale.

 

Il decreto fiscale ha ritoccato le sanzioni per chi non rispetta questi obblighi, facendo scendere il minimo edittale in ragione di un possibile ampliamento della platea. Dai 3 mila in vigore, è fissato a 2 mila euro per le violazioni commesse e contestate dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, poi scenderà ancora a mille euro per quelle successive. E' vietato trasferire somme superiori al limite anche quando si effettuano più pagamenti, inferiori al tetto, ma 'artificiosamente frazionati'.