IL REGIME FORFETTARIO NEL 2020

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13/01
2020

forfettario2020-1La Legge di Bilancio 2020 ha modificato ancora i requisiti per rientrare nel sistema forfettario 2020 con la conseguenza che molti soggetti forfettari nel 2019 dovranno “ritornare” dal 2020 al regime ordinario. Riassumiamo allora, schematicamente, quali sono le condizioni per rientrare in questo regime.

1) RICAVI 65.000 EURO: bisogna aver conseguito ricavi, ovvero percepito compensi, nel 2019, ragguagliati ad anno, non superiori a euro 65.000;
2) SPESE PER IL PERSONALE 20.000 EURO: nel corso del 2019 bisogna non aver sostenuto, pagato, corrisposto, spese per un ammontare superiore ad euro 20.000 lordi per lavoro accessorio, dipendenti e collaboratori.
3) ENTRATE EXTRA PARTITA IVA NON SUPERIORI A 30.000 EURO: nell’anno 2019, non bisogna aver percepito redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati (ad esempio pensioni) di importo superiore a 30.000 euro .
4) NON AVERE PARTECIPAZIONI IN SOCIETA’ DI PERSONE E SRL : Non possono essere forfettari 2020 i contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che partecipano, nello stesso anno, contemporaneamente all’esercizio dell’attività, a società di persone, associazioni ed Srl come disposto dal DPR 917/1986
5) PRESTAZIONI CON LO STESSO DATORE DI LAVORO: Non possono avvalersi del regime forfettario 2020 le persone fisiche la cui attività sia stata esercitata prevalentemente (quindi fatturato 2019 superiore al 50%) nei confronti di datori di lavoro con i quali sono in corso rapporti di lavoro o erano intercorsi rapporti di lavoro nei due precedenti periodi d’imposta, ovvero nei confronti di soggetti direttamente o indirettamente riconducibili ai suddetti datori di lavoro.

Non sono previsti requisiti relativi ai beni strumentali, su cui circolavano alcune voci. Di conseguenza, non ci sono limiti al possesso di attrezzature, macchinari o quant’altro serva per svolgere l’attività.

Come si calcolano le tasse nel Regime Forfettario 2020?
La base imponibile che serve per calcolare le tasse nel Regime Forfettario dipende dal fatturato, cioè dal totale dei compensi. Sul fatturato infatti si applica un coefficiente di redditività, che è legato al tipo di attività svolta, in particolare al Codice Ateco. Applicando il coefficiente al fatturato, si ottiene il reddito, su cui calcolare le tasse da pagare.
Una volta calcolato il reddito, bisogna applicare ad esso l’aliquota prevista per il Regime Forfettario 2020. L’aliquota proporzionale, anche detta flat tax, è del 15%. Nel caso di nuove attività, mai svolte in precedenza, questa si riduce addirittura al 5% per i primi 5 anni.
Alle imposte sul reddito, comunque, vanno aggiunti anche i contributi previdenziali, che possono essere relativi alla cassa professionale, alla Gestione Separata INPS o alla Gestione INPS per Artigiani e Commercianti.

Inoltre i titolari di partita IVA con regime forfettario sono tenuti ai nuovi adempimenti telematici. Infatti dal 2020 anche per i forfettari è obbligatorio lo scontrino elettronico, mentre resta facoltativa la fatturazione elettronica.
In merito a quest’ultimo aspetto, la legge di Bilancio 2020, per incentivare l’utilizzo della fattura elettronica, introduce un sistema premiale e cioè: i contribuenti che emettono esclusivamente fatture elettroniche per tutto l’anno, si vedono ridotto di un esercizio il termine di decadenza per la notificazione degli avvisi di accertamento, ovvero a 4 anni rispetto ai vigenti 5.

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Maria Pia di Pierro

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