CONFCOMMERCIO FOGGIA: DEGRADO E MICROCRIMINALITÀ NEL QUARTIERE FERROVIA. SERVE UNA RISPOSTA ISTITUZIONALE CHIARA E INCISIVA
Il Quartiere Ferrovia di Foggia è ormai sotto i riflettori nazionali per episodi di risse, degrado e paura quotidiana. La situazione, come emerso anche nel recente servizio televisivo di Rete4, non può più essere considerata un problema marginale: si tratta di una vera emergenza urbana che colpisce la vita dei residenti, l’immagine della città e la sopravvivenza stessa delle imprese locali.
“Quanto avviene nel Quartiere Ferrovia non è più tollerabile. Risse, droga, atti di degrado non solo minacciano la sicurezza dei cittadini, ma danneggiano la fiducia verso la nostra città e l’operare delle imprese. Se chi raggiunge Foggia in treno si trova subito a fronteggiare un clima di insicurezza, ne risente l’intero sistema commerciale e con esso l’immagine stessa del nostro territorio. Inoltre, l’attenzione mediatica deve essere rivolta non solo alla microcriminalità, ma anche al potere sotterraneo della criminalità organizzata, che approfitta del disordine per agire indisturbata. Come Confcommercio Foggia, non ci limitiamo alla denuncia: siamo pronti a fare la nostra parte. Attraverso il progetto nazionale Cities, la nostra Associazione mette a disposizione competenze, strumenti e una visione concreta per ridare centralità e dignità agli spazi urbani. Offriamo un contributo operativo, perché crediamo che solo un’azione corale possa restituire sicurezza e futuro al nostro centro cittadino.
Chiediamo alle Istituzioni locali e nazionali di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità. Non bastano dichiarazioni di principio o interventi occasionali: servono risorse certe, pianificazione e coraggio politico. Confcommercio è pronta a collaborare, ma con altrettanta fermezza ribadiamo che non possiamo restare a guardare mentre il degrado diventa normalità. Voglio ricordare che la nostra Associazione ha inviato, già nel mese di giugno, un’accorata lettera al Ministro Piantedosi in cui si chiedeva, tra le altre cose, l’aumento del numero delle pattuglie delle Forze di Sicurezza, l’applicazione di tecniche di un sistema di intelligence e l’utilizzo delle unità di servizio dell’undicesimo Reggimento Genio Guastatori di stanza a Foggia alle Casermette, similmente a quanto già sperimentato con il progetto Strade Sicure.
Non chiediamo privilegi, chiediamo rispetto per le nostre imprese, sicurezza per i cittadini e dignità per la città di Foggia”, ha dichiarato il presidente provinciale di Confcommercio, Antonio Metauro.
Confcommercio Foggia avverte che il degrado di via XXIV Maggio, porta d’accesso dalla stazione al centro, non è più un episodio circoscritto ma una ferita che rischia di allargarsi rapidamente fino a Piazza Lanza, cuore pulsante della zona pedonale e simbolo dell’identità cittadina. Se anche quest’area dovesse essere compromessa, l’intero centro di Foggia subirebbe un colpo difficilmente reversibile, con effetti devastanti per le imprese di prossimità, per i residenti e per l’immagine della città.
A questa deriva si aggiunge una minaccia altrettanto grave: la mancanza di un progetto integrato e corale che possa portare dei reali benefici alla legittima paura che residenti e imprenditori percepiscono e vivono in quell’aria e che può sfociare in pericolosi episodi di “giustizia fai da te”. Una prospettiva inaccettabile, che metterebbe seriamente a rischio la convivenza civile e il rispetto delle regole democratiche.
Attraverso il lavoro costante che la nostra Confederazione fa con l’Anci, oggi la Confcommercio non è soltanto la rappresentanza nelle città, ma delle città. Sosteniamo quindi con forza la proposta avanzata al Governo affinché le risorse del Fondo nazionale per la Rigenerazione Urbana vengano attribuite direttamente alle città e alle città metropolitane tramite i decreti attuativi. Tali risorse sono fondamentali per dare gambe a progetti concreti di riqualificazione e rigenerazione urbana, senza cui diventa impossibile restituire dignità a quartieri oggi segnati dal degrado.
Riteniamo che ci sono due elementi indispensabili che i decisori urbani dovrebbero implementare per contrastare in modo deciso e duraturo il degrado, la desertificazione commerciale, spesso conseguenza di una mancanza di vivibilità e sicurezza: la redazione di Programmi di sviluppo delle Economie di prossimità di durata pluriennale; la costituzione di alleanze tra attori civici nella forma di strutture operative stabili e durature per la gestione coordinate dei sistemi urbani (DUC, CIV, Reti di Imprese) che condividono la stessa finalità: quella di dare nuova vita al commercio locale e rendere la città più attrattiva e vivibile.
Per questo l’Associazione sollecita un’azione immediata e coordinata: più sicurezza, interventi di riqualificazione e un coinvolgimento reale del terzo settore e delle associazioni locali in un percorso comune di contrasto al degrado e di inclusione sociale.
“Il tempo delle analisi è finito: oggi servono interventi concreti e continui, per restituire ai cittadini e alle imprese la fiducia in una città che merita rispetto e futuro”, ha chiosato Metauro.