VIA LIBERA AL NUOVO DECRETO AIUTI

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20/09
2022

Il Consiglio dei ministri ha varato il nuovo decreto aiuti ter a seguito dell'approvazione da parte del Parlamento dell'utilizzo dei 6,2 miliardi di maggiori entrate che rappresentano la quota principale di copertura del provvedimento, per una quota complessiva da 14 miliardi.

Le misure del decreto aiuti ter

ESTENSIONE DEL CREDITO D'IMPOSTA - Il meccanismo del credito d'imposta da ottobre varrà quindi per tutte le imprese. Fino al 30 settembre è confermato l'attuale meccanismo, con credito d'imposta al 25% per le imprese energivore e al 15% per le altre imprese con consumo maggiore di 16,5 MW. Per i mesi di ottobre e novembre è previsto un rafforzamento, con soglia del 25% per le imprese energivore e gasivore e al 40% per tutte le imprese che consumano gas.

BOLLETTE - Garanzia statale sui prestiti alle imprese in crisi di liquidità per il caro bollette, con accordi da sviluppare con le banche per offrire i prestiti al tasso più basso, in linea con il Btp. È stata anche confermata la riduzione delle accise su gasolio e benzina fino a tutto novembre, con prossimo decreto ministeriale.

SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - Stanziamento di 400 milioni per il SSN, suddiviso tra le regioni e province autonome per far fronte ai rincari nel settore ospedaliero, comprese RSA e strutture private.

BONUS E AGEVOLAZIONI - "Una tantum" di 150 euro per i redditi inferiori a 20mila euro lordi annui, compresi i pensionati (platea di 22 milioni di persone). Sono stati anche stanziati circa 190 milioni per il sostegno alle aziende agricole, con interventi per la riduzione dei costi del gasolio agricolo, dei trasporti e dell'alimentazione delle serre.

TERZO SETTORE - Inserita una norma per aiutare gli enti che gestiscono servizi per la disabilità a sostenere i costi dell'energia. Istituito un fondo di 120 milioni l'anno, di cui 100 da fondi gestiti dal ministro per le Disabilità. I fondi spettano agli enti del Terzo settore e agli enti religiosi civilmente riconosciuti che gestiscono servizi sociosanitari e sociali in regime residenziale e semiresidenziale per disabili che per l'aumento dei costi energetici hanno subito un incremento dei costi oltre il 30% nel III e IV trimestre.

Rinnovato lo sconto sui carburanti
Per arginare l'aumento dei costi, il 14 settembre scorso il ministro dell'Economia, Daniele Franco, e quello della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato anche un decreto interministeriale che proroga fino al 17 ottobre le misure attualmente in vigore per ridurre il prezzo finale dei carburanti. Si estende così fino a tale data il taglio di 30 centesimi al litro per benzina, diesel, gpl e metano per autotrazione.

 

"Misure utili, ma da potenziare. Gli interventi in materia di crediti d’imposta volti a mitigare l’impennata dei costi energetici si sostanziano, infatti, in un beneficio del 40 per cento per gasivori e non gasivori, del 40 per cento per gli energivori e del 30 per cento per i non energivori. Ma si tratta di misure riferite ai consumi per il prossimo bimestre ottobre-novembre. Occorrono, dunque, interventi per il rafforzamento, in particolare, del credito d’imposta per i non energivori già operante per il trimestre luglio-settembre, oltre che per una copertura anche per il prossimo mese di dicembre. Andrebbe poi previsto un maggior ristoro per bollette con incrementi dei costi dei consumi elettrici per kWh superiori al 100%". Questo il commento di Confcommercio sui contenuti del decreto aiuti Ter varato oggi dal Consiglio dei Ministri.

"Bene, inoltre, - prosegue la nota - gli interventi prospettati per fronteggiare gli effetti del caro carburanti nel settore dei trasporti, ma la portata delle misure andrebbe rafforzata per coprire con più efficacia gli impatti dell’emergenza in corso".

"Quanto al sostegno alla liquidità delle imprese, andrebbe ulteriormente aumentata l’intensità delle coperture del Fondo di garanzia PMI fino al 90% consentito dal Temporary framework. Positivo, ancora, il rafforzamento delle misure di sostegno a lavoratori e pensionati. In particolare, va nella giusta direzione l’incremento dell’indennità per autonomi e professionisti, già prevista dal primo decreto aiuti, ma non ancora fruibile per ritardi nella pubblicazione delle norme attuative. Anche alla luce del nuovo incremento, ribadiamo la necessità di procedere in tempi rapidi".