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#Ilgarganovive. Le proposte Confcommercio per il dopo alluvione nell’incontro svoltosi in CCIAA

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09/10
2014

forza garganoSi è svolto venerdì 3 ottobre in Camera di Commercio a Foggia l'incontro organizzato da Confcommercio in collaborazione con CCIAA: IL GARGANO RIPARTE DAL TURISMO. La manifestazione, originariamente prevista a Peschici, è stata fortemente voluta dagli imprenditori all'indomani dell'alluvione di settembre.

L'incontro è stata l'occasione per presentare le proposte di Confcommercio. "Anche perché - è stato rimarcato in premessa - ora che si stanno spegnendo i riflettori sul Gargano dobbiamo fare più attenzione. Perché l’alluvione è finita ma i problemi sono ben lontani dall’essere risolti".

Ecco le proposte della categoria avanzate nel suo discorso dal presidente Confcommercio Imprese per l'Italia Provincia di Foggia, Damiano Gelsomino

 

In primo luogo un sentito ringraziamento a tutti i presenti; ai relatori seduti con me al tavolo e che hanno accolto immediatamente l’invito, e  a tutti i colleghi imprenditori, ai giornalisti, ai rappresentanti politici e agli amministratori locali che vedo seduti di fronte a me.

Come mio costume eviterò di dilungarmi troppo e cercherò di entrare immediatamente nel merito degli argomenti di oggi.

Una doverosa premessa: l’appuntamento odierno nasce spontaneamente su sollecitazione degli imprenditori del turismo, al’indomani della terribile alluvione dei primi di settembre a Peschici. Nasce probabilmente dall’antica paura di essere lasciati soli.

Pur con tutti gli errori, le omissioni, i ritardi che si possono imputare alla categoria, infatti, lo sviluppo del turismo come settore economico rilevante per la provincia di Foggia - e per molti versi per la Regione Puglia - nasce sul Gargano, grazie alla volontà, e alle risorse economiche degli imprenditori locali.  Questa è una verità – direi ormai storica – che deve essere riconosciuta. Così come si deve riconoscere che: se il filo conduttore del dibattito pubblico è che il turismo è la più grande risorsa economica su cui il nostro territorio e l’intero Paese deve puntare, abbiamo bisogno che i decisori pubblici abbiamo a riguardo comportamenti conseguenti.

In primo luogo mi sembra doveroso dare atto a tutti gli organi di governo, dalla Regione a quello centrale,  della massima attenzione che hanno riservato al nostro territorio. Il presidente del Consiglio Renzi con i suoi ministri e il presidente Vendola con gli assessori regionali, nella prima emergenza ci sono stati vicini. Una presenza significativa e importante. Ma, come molti di voi sanno, è quando si spengono le luci dei riflettori che possono cominciare i problemi. Per questo l’appuntamento di oggi.

Un appuntamento che con il presidente della Camera di Commercio abbiamo pensato da subito non come mera elencazione di rivendicazioni – per carità ci sono anche quelle! Quello che vorremmo, però,  è che la terribile tragedia che ha colpito il promontorio – e che ha fatto delle vittime che non dovremo mai dimenticare – divenga l’occasione per aprire una nuova pagina di sviluppo e crescita per il Gargano.

Noi come imprenditori vogliamo dire la nostra, vogliamo essere parte attiva di questa rinascita. Facendo la nostra parte. Una cosa però mi sembra doveroso evidenziare subito: smettiamola tutti con le preconcette e per molti versi anacronistiche “narrazioni” che vedono gli imprenditori turistici sfruttatori insensibili del territorio.

Passata l’emozione del momento ci si è accorti che la tragedia ha motivazioni strutturali e complesse che non possono essere ricondotte a semplicistiche soluzioni che vedono la responsabilità di tutto in qualche manufatto abusivo. Sia ben chiaro che con questo non voglio nascondere le storture che pure ci sono state in passato. Ma gli imprenditori che credono e vivono di turismo sul Gargano sono in massima parte persone responsabili e consapevoli del patrimonio naturalistico che hanno in dote e – come già detto – vogliono valorizzarlo e tutelarlo aprendo  una pagina nuova.

Si tratta quindi di capire cosa serve per dare il via a questa pagina nuova del nostro turismo. La prima cosa – appare banale – è ripristinare un adeguata accessibilità dei luoghi e aiutare le aziende turistiche che hanno subito danni a rimettersi in piedi.

Il primo doveroso passaggio è la dichiarazione dello stato di emergenza da parte del Consigli dei Ministri. Su cui speriamo di avere quanto pirma i chiarimenti dovuti. Anche alla luce degli impegni assunti a Peschici dal premier Renzi.

Con grande soddisfazione constatiamo anche la velocità con cui la Regione ha fatto la stima dei danni subiti dagli agricoltori. Circa 180 milioni di euro per le colture. Ci auguriamo che ci sia un’attenzione simile anche per il nostro settore. Una attenta e puntuale stima dei danni effettivamente subiti dagli imprenditori turistici a seguito dell’alluvione con interventi mirati a compensare il danno (reale e non presunto) subito dalle strutture. 

Risarcimenti a cui affiancare semmai altre forme di aiuto.

Pensiamo a forme di sostegno al credito, garantito semmai con fondi messi a disposizione del Governo, per il rinnovo dei beni strumentali danneggiati.

Su questo versante noi come Confcommercio - attraverso la nostra Confidi e con il supporto di alcune banche del territorio, abbiamo messo in campo alcuni interventi.

Tra le altre misure di sostegno adottabili: auspichiamo per l’anno in corso la sospensione dei mutui e la sospensione dei contributi previdenziali, con  il differimento del pagamento di imposte e tasse al termine della prossima stagione estiva.

Perché la sfida è oggi, ma il primo risultato di questi nostri sforzi lo vedremo solo al termine dell’estate 2015. I risultati economici di questa stagione non sono ancora ben chiari. I mancati incassi ci sono stati e il maltempo – oltre l’alluvione – ha prodotto una situazione delicata in molte imprese.

Imprese che sono anche consapevoli della necessità di un riposizionamento in un mercato sempre più competitivo e segmentato e che hanno bisogno di azioni di supporto di marketing territoriale.

Abbiamo il dovere di ridefinire la destinazione Gargano nell’ambito più ampio di una proposta nazionale e regionale. Con Puglia Promozione abbiamo aperto un dialogo che ci auguriamo sempre più proficuo e con un coinvolgimento nei momenti decisionali sempre maggiore di enti e associazioni di categoria del territorio nella definizione delle strategie. Abbiamo sostenuto e continuiamo a sostenere eventi come la Gargano Running Week utili alla definizione di nuovi prodotti turistici. Ma, se guardiamo alle prenotazioni degli alberghi oggi siamo ben lontani dal ROI annunciato in fase di presentazione.

Noi come organizzazione di categoria siamo ormai da tempo impegnati su questo fronte. Abbiamo costruito ed è online una piattaforma per la promocommercializzazione del territorio. La Regione sta lavorando alla sua. Troviamo forme di collaborazione, anche con gli enti locali, i Gal, il Parco del Gargano per ottimizzare i risultati. Perché frammentare e disarticolare le proposte e i messaggi che mandiamo come territorio è un lusso che non ci possiamo più permettere. A questo proposito, invito la Regione attraverso Puglia Promozione a ripensare con noi una campagna promozionale mirata per la prossima primavera interamente dedicata al Gargano, così come fatto per Taranto lo scorso anno. La cronaca purtroppo corre il rischio di lasciare   nell’immaginario collettivo le immagini di desolazione e distruzione legate all’alluvione.

A questo proposito, e ringrazio Jospep Ejarque per la partecipazione odierna, una prima importante vetrina può essere rappresentata da Expo 2015. Potrebbe essere quello un contesto adatto per lanciare la nuova immagine del Gargano.

Così come apprezziamo molto l’idea annunciata dall’assessore Godelli di un evento interamente dedicato al Gargano per le prossime settimane. Riteniamo, però, che su questa materia sia preferibile pensare ad un impegno in grado di dare identità  e lustro al territorio in modo continuativo. Un evento “bandiera” all’organizzazione del quale siamo pronti a collaborare, ma che sia  il simbolo di questa nuova volontà  di presentarsi del Gargano e dell’intera provincia. Favorendo semmai le interazioni con altri eventi che già si svolgono sul promontorio e che meritoriamente la Regione ha sostenuto in questi anni (penso al Carpino Folk Festival o a Fest’Ambiente Sud di Monte Sant’Angelo).

Il Gargano crede e vuole ripartire dal turismo. Lo abbiamo dimostrato subito nei giorni immediatamente successivi alla tragedia. Ripulendo spiagge , lavorando sulle strade. Vogliamo aprire una pagina nuova, mettendoci in discussione. Ma non è pensabile che tutto questo possa avvenire non dando un sostengo concreto a chi fino ad oggi ha tirato la carretta. Un rischio concreto se non interveniamo subito in sostegno delle imprese.

Questo – e vado a concludere – vuol dire anche partire dall’esistente. Un esistente che è fatto di infrastrutture che mancano. Non voglio ripetere quanto già detto mille volte e concordo pienamente con le considerazioni fatte dal presidente Porreca. Non può esserci destagionalizzazione, internazionalizzazione senza un sistema infrastrutturale dedicato al settore. Il Gino Lisa o è l’aeroporto del Gargano o non è. E senza il turismo estero, strettamente legato al trasporto aereo, le presenze sono fisiologicamente destinate a diminuire. Dunque nessuno sviluppo per il settore ma un mero mantenimento di posizioni. Semmai con ulteriori cali di fatturato con conseguenti riduzioni di addetti e ripercussioni negative su tutto il sistema economico.

L’alluvione, poi, ha messo in evidenza l’isolamento di molte aree e le difficoltà delle aziende ad avere servizi adeguati alle necessità del settore. Penso ai problemi con le linee elettriche e telefoniche. Per chi fa ospitalità oggi una adeguata ed efficiente connessione Internet è necessaria come l’acqua potabile.

Prima di passare la parola a chi presenterà in dettaglio alcuni dei nostri primi interventi messi in campo da Confcommercio, chiudo ricordando il giovane Antonio Facenna. E’ diventato il simbolo di questa tragedia: credeva nella modernità della tradizione contadina,  nella cultura come strumento di conoscenza del territorio, nella forza e nella bellezza del paesaggio e della terra. Credeva nel turismo sul Gargano.