IPOTESI DECRETO SOSTEGNO, RISORSE A FONDO PERDUTO PER 2,7 MILIONI DI ATTIVITA’

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04/03
2021

sostegno impreseUn pacchetto di interventi per un valore di 32 miliardi di euro. Sono le risorse che l’esecutivo guidato da Mario Draghi intende destinare al decreto Sostegno. L’obiettivo è arrivare a un testo definitivo, con l’elenco degli aiuti per imprese, partite iva e famiglie, nell’arco dei prossimi dieci giorni. Nella bozza che sta prendendo forma figurano misure per finanziare con 2 miliardi il piano vaccinale, nella lista anche la proroga del blocco dei licenziamenti fino a giugno, l’estensione della cassa integrazione Covid per l’intero 2021, congedi parentali (200 milioni le risorse a disposizione) per i genitori degli alunni che fanno didattica a distanza, la sospensione delle nuove cartelle fiscali fino al 30 aprile (ipotesi di stralcio per le cartelle fino a 5mila euro), e i ristori per 2,7 milioni di attività colpite dalla crisi. 

In attesa della risposta la bozza del decreto contiene già lo schema che il governo intende adottare per i ristori. L’intenzione è di destinare risorse a fondo perduto a 2,7 milioni di attività, tra imprese e professionisti, con un fatturato fino a 5 milioni di euro. Il ristoro non sarà più erogato in base ai codici Ateco, che definiscono le attività, ma sulla base del calo del fatturato calcolato sull’annualità. L’indennizzo spetta alle attività che dimostrino una perdita del 33% nel 2020 rispetto al 2019, calcolata sul confronto tra la media mensile del fatturato del 2019 e la media di quello 2020. Lo schema prevede 4 fasce di indennizzo: il 30% di quanto perso alle imprese e i professionisti con un fatturato fino a 100 mila euro annuo, il 25% alle attività con un fatturato da 101 a 400 mila euro, il 20% della perdita per chi ha un fatturato da 401 a 1 milione l’anno e al 15% per imprese da 1 a 5 milioni.

Il pacchetto in materia di lavoro è stato discusso ieri dai ministri Franco e Orlando. Tra le misure il blocco dei licenziamenti fino al fino al 30 giugno. Già previsto il rifinanziamento della cassa integrazione, sebbene non più a blocchi di settimane ma coprendo l’intero anno, tra le valutazioni in corso la possibilità di introdurre nuovi paletti all’accesso agli ammortizzatori. Lo schema su cui si ragiona dovrebbe, inoltre, includere il prolungamento della Naspi, la proroga del reddito di emergenza, il rifinanziamento del fondo sociale per l’occupazione, un ulteriore miliardo di euro da destinare al reddito di cittadinanza e un miliardo di indennità per i lavoratori stagionali, dello spettacolo e del turismo.