DRAGHI SI E’ DIMESSO, LA CRISI POLITICA ITALIANA

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21/07
2022

Il presidente del Consiglio Mario Draghi si è dimesso giovedì mattina, dopo aver tenuto un brevissimo intervento alla Camera in cui ha ringraziato i deputati per il sostegno e il lavoro svolto. Ha parlato per circa mezz’ora al Quirinale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui ora spetta decidere cosa fare: nel pomeriggio incontrerà i presidenti delle camere e poi l’ipotesi più probabile è che convochi le elezioni anticipate, che dovrebbero tenersi tra fine settembre e inizio ottobre. Ieri al Senato si era concretizzata la fine della maggioranza: i senatori avevano votato tecnicamente la fiducia al governo, ma solo con 95 senatori. Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega non avevano partecipato al voto, uscendo così dalla maggioranza e provocando di fatto la caduta del governo.

"Un teatro di guerra aperto in Europa, il contrasto della pandemia, l’emergenza economica ed il rischio di quella sociale: sono evidenti le sfide con cui il Paese si deve confrontare ed i rischi ed i costi di risposte inadeguate o tardive. Per questo Confcommercio ritiene che sia il tempo di un supplemento di responsabilità da parte di tutti. Vale per le parti sociali nel confronto e nella collaborazione tra di loro e con le istituzioni. E vale, anzitutto, per le forze politiche. Perché sono appunto chiamate ad affrontare e risolvere la crisi politica con responsabilità e tempestività. Insomma, bisogna che tutti abbiano piena consapevolezza delle esigenze e delle attese del Paese reale e di quanto sia cruciale agire presto e bene. A partire - si intende - dal cronoprogramma delle riforme e degli investimenti del Pnrr": così Confcommercio sulla crisi politica e di Governo.