VIA LIBERA AL DECRETO SOSTEGNI BIS

> VAI A TUTTE LE NEWS
20/05
2021

Palazzo chigi seraIl Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge 'Misure urgenti connesse all'emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali, il cosiddetto decreto Sostegni bis, il provvedimento che distribuirà i 40 miliardi di extradeficit messi a disposizione con l'ultimo scostamento di bilancio approvato dal Parlamento.

La principale novità delle ultime ore, inserita nella bozza esaminata, è l’aumento a 18 miliardi del “tesoretto” destinato ai nuovi ristori che verranno distribuiti alle imprese danneggiate dalla crisi innescata dalla pandemia e che avranno un meccanismo più flessibile rispetto al passato. Oltre al criterio del fatturato, verrà introdotto infatti anche quello del risultato economico di esercizio: una sorta di 'conguaglio' per il quale vengono stanziati 4 miliardi, di cui 3 di risparmi e 1 in deficit. Le misure del provvedimento sono numerose: fra queste, aiuti alle discoteche e alle sale giochi, il prolungamento per quattro mesi, fino a settembre, del reddito di emergenza e un “pacchetto” lavoro. Quest’ultimo, che “vale” tra i 4 e i 5 miliardi, prevede assunzioni incentivate con nuovi sgravi, la nascita del contratto di rioccupazione e un intervento per evitare il decalage della Naspi. Gli stagionali e i lavoratori del turismo, da parte loro, potranno invece contare su altri due mesi di indennità ad hoc. Confermati anche il pacchetto di proroghe per le moratorie sui prestiti e le garanzie sulla liquidità (Sace, Fondo di garanzia per le Pmi, Simest), le agevolazioni per gli investimenti in start up, il rinvio della plastic tax al primo gennaio 2022 e lo slittamento della ripresa della riscossione. La novità dell'ultima ora riguarda il settore dell'auto, con un nuovo giro di incentivi che riguarderebbe anche i propulsori a benzina e diesel di ultima generazione.

Commercio e turismo, zero contributi per i lavoratori confermati dopo il blocco dei licenziamenti


Per scongiurare il rischio licenziamenti dalla prima scadenza del blocco a fine giugno, nel decreto è previsto l’inserimento nel decreto di un ‘pacchetto lavoro’ con varie misure. Prevista innanzitutto la definizione di una nuova tipologia contrattuale stabile: il contratto di rioccupazione. Sarà a tempo indeterminato e legato alla formazione e ad un periodo di prova, massimo di sei mesi, con sgravi contributivi al 100% che andranno restituiti nel caso in cui il lavoratore non venga poi assunto ma che si cumulano agli altri già a disposizione delle aziende. Per i settori del commercio e del turismo dovrebbe invece arrivare un esonero contributivo al 100% per i dipendenti che vengono riconfermati dopo il blocco dei licenziamenti e la fine della cassa Covid ad ottobre. Con lo stesso obiettivo si affaccia anche la possibilità per le aziende che registrano un calo del 50% di fatturato di stipulare un contratto di solidarietà che porta la retribuzione al 70% ma a fronte di un impegno, messo nero su bianco nell'accordo, a mantenere i livelli occupazionali. Per i contratti di espansione si va invece verso l'abbassamento della soglia a 100 dipendenti sia per lo scivolo verso l'uscita che per la riduzione dell'orario di lavoro, nella logica di premiare le aziende che assumono e sostenere così la staffetta generazionale.